ISOLAMENTO
Maggio 2020.
Sessantasei giorni di attesa, di pazienza, di paura e di rispetto nel fronteggiare una minaccia non chiara.
La proposta di Simone apre finalmente uno spiraglio.
Siamo a Cogne. E’ maggio inoltrato ma le condizioni di innevamento sono ancora buone nell’area a confine tra Valle d’Aosta e Piemonte.
Affrontiamo per prima cosa 800 metri di dislivello aiutati dalle nostre ebike. La pausa forzata non ci ha permesso di rimanere in forma e le energie risparmiate in questa prima parte ci serviranno più avanti.
Intravediamo da subito la nostra cima, Tête de la Nouva, una montagna poco conosciuta alta poco più di 3.000 metri.
Dopo alcune ore mi rendo conto di aver affrontato altri 800 metri di dislivello, i più duri in assoluto, al punto che mi sembrano il doppio. Con questa sensazione, e le gambe dure, raggiungiamo il colle e percorriamo una magnifica cresta aerea.
Raggiunta la vetta, ci troviamo di fronte ad un panorama incredibile che spazia dal Monte Bianco alla Grivola, dalla Tersiva al Monviso.
Dopo il cambio assetto è il momento della tanto desiderata discesa.
Il momento di disegnare la nostra linea, scivolando con leggerezza e rispetto sulla neve primaverile.
Il sapore di questo “isolamento” volontario tra le nostre montagne è decisamente diverso da quello appena vissuto: sa di libertà e come ha sottolineato il grande alpinista Reinold Messner “…non saliamo una montagna per raggiungere una vetta ma per tornare tra gli uomini…ogni ritorno è un’iniezione di energia e rinnovata voglia di vivere”.
Scendendo a valle ci gustiamo fino all’ultimo il calore del sole al tramonto e, forti delle emozioni appena vissute, rientriamo in un mondo che sta cercando con fatica di tornare alla normalità.
Ettore
Margherita Palmeri
4 Ottobre 2020 20:07Bravissimi. E’ un modo spettacolare e salutare per godersi questi luoghi meravogliosi!
Personnettaz
5 Ottobre 2020 9:19Grazie Margherita sono d’accordo 😉
Ettore