E’ dagli inizi degli anni ’90 che grazie allo snowboard ho potuto scoprire il fascino di “surfare” onde di neve uniche, a volte dietro casa.
Alcune di queste “onde” (vedi qui la gallery) sono state immortalate grazie ad amici fotografi professionisti, da Paolo Meitre Libertini a Damiano Levati, da Pietro Celesia a Guillaume Le Guillou, da Pierre Lucianaz all’amico Francesco Perrone.
Negli anni però le possibilità di trovare le condizioni giuste (di neve e di minor rischio) sono diventate sempre più rare a causa del drastico ed evidente cambiamento climatico che stiamo attraversando e che sta interessando anche i nostri inverni sulle Alpi.
Nel 2023 questa possibilità (di trovare le condizioni ideali) si è presentata nel mese di gennaio sia qui da me (Crévacol-Gran San Bernardo) che nella bella trasferta austriaca a Bad Gastein con Spark R&D.
Un breve ritorno alla normalità di un altro inverno anomalo che conferma ancora una volta quanto sia importante passare dalla semplice consapevolezza di una grave situazione all’azione.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può e deve contribuire in maniera importante per far sì che vi sia un’inversione di tendenza.
Se vogliamo preservare queste “onde” di neve anche per il futuro, occorre impegnarsi ed agire adesso.
Ettore